Per Paola Turci le parole sono importanti, ma l’appellativo ‘lesbica’ non l’ha mai presa come un’offesa. Ecco cosa ha dichiarato.
Paola Turci, in una nuova intervista, si rivolge a tutti coloro che hanno ancora mille pregiudizi e che usano le parole senza pensarci più di tanto.
In un’intervista rilasciata al settimanale Oggi, Paola Turci ha raccontato come nella sua vita le è capitato spesso di essere stata etichettata come “lesbica”, cosa che però non l’ha mai scalfita: “Mi hanno sempre dato della lesbica, non l’ho mai considerato un insulto. A intenderla come offensiva sono solo gli omofobi o le persone profondamente ignoranti. Avrei potuto mangiarci sul quel pettegolezzo, invece ho rifiutato copertine, soldi. Il mio silenzio ha comunicato che non è necessario dire quello che se”
Un messaggio chiaro e diretto contro tutti quegli omofobi che si divertono ad insultare con queste parole, un concetto importantissimo che fa molto riflettere sul peso che possono avere le parole.
Paola Turci ha poi continuato: “La riservatezza è un valore. E se la sessualità non ha limiti, non è detto che non debba averne la comunicazione della sessualità: raccontare quel che ti piace ti mette in una casella, e per fortuna oggi non c’è più bisogno di sceglierne una”